Future exchangers(?)

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Here I am!
Qualche giorno fa ho conosciuto delle ragazze italiane che faranno la mia stessa esperienza e nello stesso paese, la Gran Bretagna (finalmente, tutti con gli States son fissati!)
Abbiamo creato un gruppo di ben 5 persone, pure troppe mi sa, su whatsapp, e da subito c’è stato quel legame tra di noi, quel legame che solo chi sta per affrontare la tua stessa esperienza potrebbe percepire a fondo. Da subito c’è stata confidenza, da subito le stesse paure, le stesse ansie e preoccupazione, gli stessi interessi. Abbiamo parlato un po’ delle varie associazioni con cui partiamo e di cosa offrono, dei prezzi, delle nostre passioni e quant’altro.
Queste ragazze sono Anna, Arianna, Alessandra e Marzia. Nei pochi giorni in cui abbiamo parlato, ma tanto, mi hanno fatto capire quanto le persone come loro, come noi, siano disposte ad aiutarti e sempre pronte a darti consigli, anche sulle piccole cose, ma soprattutto a incoraggiarti e consolarti. Spero che vivano al meglio i/il loro anni/o perché se lo meritano e perché in fondo vogliamo questo l’una per l’altra. So che ci saranno ups and downs ma se si va incontro ad un’esperienza del genere, così lontani da casa, così tanto tempo, da soli, in posti che non conosci, in posti in cui non conosci nessuno e nessuno conosce te, in un mondo dove le abitudini sono completamente diverse dalle tue e tu fai sforzi enormi per adattarti, tra sbalzi d’umore, ripensamenti, ansie, paure, emozioni forti e chi più ne ha più ne metta, allora devi essere consapevole della scelta che fai ma ancora di più di quello che troverai. Vivere un anno in una casa che non è tua ma che sai che con sforzi e impegni lo diventerà, fare amicizia nonostante la tua timidezza, pensare, mangiare, sognare in inglese, in una lingua che non è la tua ma che lo sarà dopo poco, beh, credo che sia veramente difficile e non è tutto rose e fiori.
Ma sono determinata, anzi, siamo determinate, e siamo pronte a non voltarci più indietro per pentirci della scelta fatta, perché quest’anno, cambierà le nostre vite.

Ringrazio le 4 ragazze nominate sopra, davvero tanto, spero che continueremo a sentirci una volta lì, abbiamo sempre bisogno di un appoggio, e io so a chi rivolgermi. ♥️

Problems everywhere!

Sera guys,

allora, ho sentito varie persone cinesi che mi hanno parlato del visto per la Gran Bretagna e mi hanno tutti detto che non ci vuole niente e che spesso manco ti controllano i documenti. Mi sono moooolto rassicurata e ora non sento più quel peso opprimente e frustrante!

Ho pagato già il 50% e sto aspettando la mail per l’orientation del 10-11 maggio (lo so perché ci sono dei gruppi su facebook e quindi eh)…spero che mi arrivi entro lunedì, non sto più nella skin. Ashwajckdvjedjddjdoqoeuv.

Dopo di che avvierò l’application per il visto e nel giro di poco, spero, dovrei ottenerlo…

Pregate per me, vi prego, vi prego, vi prego.

 

 

Vi aggiornerò su altre news, belle o brutte che siano.

Night! :*

Risultato colloquio WEP 31.01.14

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Il giorno dopo il colloquio ero tipo “oddio ancora niente mail”
Il 2 giorno “non mi hanno accettata, ho fatto schifo”
Il 3 giorno “son troppo in ansiaaaa, quando arrivaaaa?!”
Il 4 giorno apro la mail…*TADADAAAAAN*
Sono saltata davanti al pc, i brividi, ho iniziato a tartassare di messaggi i miei amici “mi hanno accettataaaaaa! Piffero (per non essere volgare) seeeee! Parto parto parto! *improvvisazione di una danza indiana*
Un’emozione bellissima davvero! *^*

 

 

Insieme alla mail c’era anche l’allegato per la compilazione del WEP book, per il quale avevo 3 settimane a disposizione ma ci ho messo tipo 1 mese e mezzo. Credo sia la parte più brutta, impegnativa e odiosa di tutto il processo. E anche la più odiata dagli exchange students!

Beh, allora: consiste in numerosi step, alcuni da stampare e portare a scuola e dal medico, altri da compilare online e blablabla. La parte più traumatica è stata scrivere le lettere! 500 parole circa se non sbaglio.

Alla fine, dopo tanto, ce l’ho fatta, e Mara controllandolo mi ha inviato una mail con scritto che sarebbe partita la ricerca della famiglia, e che avrei dovuto essere paziente, questo il 3.04.14.

Il problema è che ancora non avevo versato nessuna rata a causa del visto (sono cittadina cinese) che mi servirà per il Regno Unito.

Un giorno ricevo una telefonata da Mara che mi fa il cosiddetto cazziatone dicendomi che se non avessi pagato entro il 15.04 almeno la prima rata avrebbe chiuso le pratiche e non mi avrebbe fatta partire; inoltre mi ha detto che di lì a poco ci sarebbe stata un’orientation a Firenze e che non mi  avevano invitato perché appunto non avevo pagato.

Ero terrorizzata, e per questo fatto ero indecisa se pagare o no, anche perché se non riuscissi a ottenere il visto, i soldi rimarrebbero alla WEP, e non mi sembra per niente giusto e logico.

Ho pianto varie volte perché ero veramente frustrata e il terrore di non poter partire mi mangiava viva proprio.

Colloquio di selezione WEP 27.01.14

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Well, è un po’ scarno sto blog ma spero di far meglio in futuro!

Anche quel giorno, ebbene sì, pioveva, e il bello è che io avevo anche la stampella, un’impedita praticamente.

Per fortuna c’era una mia amica, Francesca, la mia Po’, che approfitto per ringraziare della dolce compagnia ❤ che mi ha aiutata a camminare ecc…

Ero superstramegaiperansiosa/nervosa, a momenti mi prende un coccolone perché pensavo di non passarlo.

Po’ mi tranquillizzava “Ma si dai che ce la fai, sei brava…”

Io “Si poi non saprò manco più fare lo spelling, in cinese glielo faccio!”

 

 

*stranamente ero puntuale quel giorno*

Entriamo nell’ufficio WEP…”Salve sono Shany Zhang, dovrei fare il colloquio di selezione…”

Signora dell’incontro “Ah sisi, destinazione?”

“Gran Bretagna.”

Mi conduce in una stanza dove c’erano altre 2 ragazze intente a scrivere ed io ero ancora più terrorizzata. Mi porge dei fogli che dovevo compilare con i miei dati e quelli dei miei genitori, poi altri con un 300 aggettivi e dovevo barrare quelli che secondo me mi rispecchiavano, e altri con le preferenze e non. Inizio a compilare con le mani sudate mentre una ragazza si alza e va a sostenere il colloquio di lingua e sentendola parlare potete immaginare le mie sensazioni e i miei pensieri, cioè, gocciava acqua sui fogli e mi sembrava di stare in una sauna.

Quando tocca a me mi immaginavo di parlare con una persona madrelingua, come diceva la mail, ma era la stessa signora dell’incontro formativo. Pensate alla mia reazione *WTF?!*

Beh più o meno inizia a chiedermi le stesse cose che c’erano sui fogli, ma obviously in English (abitudini, hobby, famiglia, scuola, amici…)

Dopo una mezzora circa mi rimanda nella stanza dove c’erano ragazze/i che stavano affrontando lo SLEP test con un iPod in mano…

attesa di 20 minuti circa in cui stavo chiaramente sclerando e alla fine mi chiamano per il colloquio psicologico.

Ansia. Terrore. Paura.

Va be’ alla fine le domande sono sempre le stesse e ti rompi pure le palle perché sono ripetitivi, però che devi fa?

“Perché hai scelto la Gran Bretagna?”

“Un pacchetto…?”

No, only joking.

“Cosa ti aspetti? Cosa hai più paura di lasciare? Sai che devi mantenere i contatti con l’italia solo una volta a settimana? Cosa ti piace del paese?”

Senti cosa, io voglio partire e basta. Vi giuro erano domande spiazzanti, anche se sembrerebbero “facili”.

 

 

Finito tutto son passate 2 ore e penso “oh mio dio Po’ mi ammazza”

Esco e lei tutta tranquilla a sfogliarsi i cataloghi della WEP e ascoltare musica.

Mi fa “Ti ho sentita mentre parlavi in inglese”

Io “oddio.”

“Tanto non ho sentito quello che dicevi”

*tante cazzate Po’, solo quelle*

“Beh com’è andata? Sei tutta rossa”

“Spero bene! Eh, la concentrazione, sto in trance!”

 

 

 

Ero soddisfatta, ma non abbastanza, sapevo che avrei potuto dare di più ma ero veramente troppo in iperventilazione.

 

 

 

Incontro formativo WEP 27.11.13

Here again, guys!

Allooora, ansia per l’incontro con la WEP…ero con un mio amico, Giuliano, sempre disponibile ad accompagnarmi!

Eravamo disorientati perché c’era vento, pioveva e inoltre l’ufficio era situato in una strada stretta in un palazzo dall’aspetto alquanto fatiscente, però dettagli.

Alla fine lo troviamo e saliamo…le scale erano grigio scuro, l’ascensore sembrava uno di quegli hotel a 2 stelle rosso sangue circondato da catenacci e marchingegni che facevano sembrare l’atmosfera e l’ambiente veramente cupi e tetri, come in un horror.

Saliamo, porticina rossa, pianerottolo stretto, suoniamo ed entriamo in quello che si chiamerebbe “ufficio”: era veramente piccolo, anche se illuminato bene. Ci fanno accomodare nello studio della signora che si occupava dell’incontro dove già c’era un ragazzo insieme a suo padre. La sua destinazione erano gli USA (eh, te pare?) e la signora gli stava parlando dei prezzi, i programmi ecc…

Poi chiede se avevo già un’idea di dove andare e nomino l’amato United Kingdom.

Ci parla di una borsa di studio, con scadenza il 30/11, ma in quel periodo la mia scuola era occupata, e io non avevo nessun modo per richiedere al preside le scartoffie necessarie, così a malincuore rinunciai.

Mi disse che i costi si aggiravano intorno ai 10.000 euro e pensai che non erano poi così tanti, mi parlò del futuro colloquio di selezione e le informazioni di base insomma…

Uscita dalla WEP non ero particolarmente felice, e non so nemmeno il perché ad essere sincera.

 

Un saluto e un abbraccio, Shany

Mi presento!

Hi everybody!

Mi chiamo Shany, ho 16 anni e sono nata a Roma, dove vivo tuttora ed ho origini cinesi.

Frequento il terzo anno di liceo linguistico Immanuel Kant, studio l’inglese, il francese e lo spagnolo, 

e se proprio vogliamo dirla tutta studio anche il cinese (soprattutto d’estate).

Voi vi direte, si ok, molto interessante, e quindi?

Quindi ho deciso di creare questo blog perché vorrei frequentare il quarto anno all’estero, precisamente in UK perché AMO TANTO 

il british english e la cultura del paese! *.*

E non sarà solo per me, bensì anche per i futuri exchange che faranno la mia stessa esperienza! 

Mi piacerebbe condividere con loro le mie emozioni, paure, ansie, gioie, perché in fondo saremo tutti sulla stessa barca, e credo che soltanto chi si immedesimerà nel viaggio potrà capire veramente cosa vuol dire lasciare tutto, accantonare la vita attuale e andare incontro ad esperienze che dovremo affrontare soli.

 

 

Piano piano inserirò nuovi post, datemi il tempo di prenderci la mano, guys!

Byeeee, Shany 🙂